Conto Termico 3.0: tutte le novità
Il Conto Termico 3.0 – disciplinato dal Decreto Ministeriale 7 agosto 2025, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2025 — rappresenta la più recente evoluzione dello schema incentivi statali per interventi di efficienza energetica e produzione di energia termica da fonti rinnovabili di “piccole dimensioni”. Rispetto al precedente Conto Termico 2.0 (D.M. 16 febbraio 2016), vengono introdotte modifiche sostanziali in termini di soggetti ammessi, tipologie d’intervento, percentuali di contributo, procedure operative e cumulabilità con altre agevolazioni.
Di seguito vieneproposta un’analisi tecnica approfondite delle novità, con comparazione rispetto alla versione 2.0, per fornitore al professionista o tecnico del settore una panoramica completa.
Riferimenti normativi e tempistiche
Il Conto Termico 3.0 si fonda sul D.M. 7 agosto 2025, entrato in Gazzetta Ufficiale il 26 settembre 2025. Quindi, la misura entrerà in vigore 90 giorni dopo la pubblicazione, ovvero da 25 dicembre 2025. Invece, le Regole Applicative da parte del GSE devono essere emanate entro 60 giorni dell’entrata in vigore, per cui la piena operatività dello strumento è stimata per febbraio 2026.
Sarà possibile inviare le istanze, ma quelle presentate prima dell’entrata in vigore (per lavori avviati sotto la 2.0) continuano ad essere ammesse se rispettano i requisiti previgenti e vengono completate nei termini stabiliti.
Soggetti beneficiari: ampliamento della platea
Versione 2.0
Beneficiari tipici come Pubbliche Amministrazioni (PA) per interventi di efficienza energetica, soggetti privati (persone fisiche, condomini, imprese) per produzione da fonti rinnovabili o interventi sull’impianto termico.
Versione 3.0
Vengono introdotti nuovi soggetti e ampliati agli ambiti:
- Gli Enti del Terzo Settore (ETS), non commerciali, sono equiparati alle PA per gli interventi di efficienza allo strumento.
- Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e configurazioni di autoconsumo collettivo possono accedere allo strumento
- Edifici non residenziali privati (terzario, uffici, negozi) sono ora inclusi per gli interventi di efficientamento, non solo la residenza privata
- Mantengono accesso i soggetti privati, i condomini e le PA, ma con ampliamento dei tipi di intervento. Di conseguenza l’impatto tecnico sarà maggiore. Infatti, l’ampliamento della platea comporta una maggiore complessità nella gestione delle pratiche dal GSE, necessitando di nuove procedure per le CER e ETS, e requisiti di rendicontazione più articolati in ambito terziario.
Interventi ammessi e tipologie nuove
Interventi tradizionali (già 2.0)
- Sostituzione di impianti termici esistenti con pompe di calore, generatori a biomassa, solare termico.
- Isolamento termico dell’involucro edilizio (solo per PA nella versione 2.0)
- Sostituzione di infissi, schermature solari, building automation limitatamente a PA.
Novità introdotte con la 3.0
- Prima di tutto, viene eliminata la possibilità di incentivare la sola sostituzione di generatori di calore a condensazione (nella parte efficienza energetica, art. 5) nella versione privata.
- Inserimento di tecnologie complementari e integrate:
- Impianti fotovoltaici con accumulo e/o opere di allacciamento alla rete, purché realizzati congiuntamente alla sostituzione dell’impianto termico con pompa di calore elettrica (intervento “trainante”).
- Installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici presso l’edificio o pertinenze, se abbinata alla soluzione dell’impianto termico con pompa di calore elettrica.
- Sistemi ibridi factory-made o bivalenti che combinano pompe di calore + caldaia a condensazione/biomassa
- Scaldacqua a pompa di calore (in sostituzione di scaldacqua elettrici o a gas)
- Allaccio a sistema di teleriscaldamento efficienti come intervento sostitutivo dell’impianto esistente.
Approfondimento tecnico
Il Conto termico 3.0 consente combinazioni d’intervento (es. involucro + impianto + automazione) più articolate, favorendo dunque progetti integrati. Inoltre, l’ammissione di sistemi con accumulo e colonnine elettriche segnala la convergenza tra efficienza termica ed elettrica, rendendo lo strumento più “orizzontale” rispetto al passato focalizzato quasi solo sulla termica.
Intensità e modalità del contributo
Versione 2.0
- Contributo in conto capitale variabile, generalmente fino a circa il 40%-60% delle spese ammissibili (a seconda della tecnologia e beneficiario).
- Erogazione delazionata in più anni in molti casi, per i soggetti privati, se l’incentivo è ≤ 5.000 €, l’erogazione era in un’unica rata.
Versione 3.0
- Dotazione annuale dello strumento aumentata a 900 milioni di euro/anno di cui circa 400 milioni per PA e 500 milioni per soggetti privati.
- Contributo in conto capitale fino al 65% delle spese ammissibili (in molti casi)
- Nei casi di edifici pubblici, nei comuni con meno di 15.000 abitanti, scuole o strutture sanitarie pubbliche o di assistenza, si può arrivare fino al 100% delle spese ammissibili.
- Per i soggetti privati, se l’incentivo è ≤ 15.000 €, l’erogazione sarà in un’unica rata.
Implicazioni tecniche
Un incremento dell’intesità del contributo rende più appetibili anche interventi con tempi di ritorno più brevi o moderati. Tuttavia, occorre verificare attentamente la soglia di spesa ammissibile, la tecnologia impiegata, e rispettare i requisiti tecnici del decreto per poter accedere al tasso massimo.
Spese ammissibili e cumulabilità
Spese ammissibili
La versione 3.0 conferma e amplia le categorie di spesa che possono essere considerate ammissibili come studi di fattibilità, progettazioni, impianti, sistemi complementari (accumuli, infrastrutture di ricarica), opere edili/minori collegate, ecc.
Cumulabilità/divieti
Il decreto stabilisce dunque regole più chiare in merito al cumulo con altre agevolazioni (es. detrazioni fiscali per efficienza energetica, bonus edilizi). È previsto, inoltre, che l’intervento incentivato con Conto Termico non possa godere simultaneamente dello stesso oggetto con altri incentivi che ne alterino l’entità del contributo (o ne determinino doppia remunerazione) salvo espressa previsione.
Implicazioni tecniche
I professionisti devono verificare la non duplicazione degli incentivi per le stesse spese. Quindi, in fase di progettazione è fondamentale considerare la strategia di finanziamento globale (detrazioni fiscale vs conto termico) e verificare quale combinazione risulti più efficace, tenendo conto anche delle dimensioni dell’intervento e della soglia economica.
Procedura operativa, tempistiche e obblighi
Modalità di accesso
Le domande devono essere presentate attraverso la piattaforma online PortalTermico gestita dal GSE, quindi nella versione 3.0 vengono introdotte procedure più snelle e digitalizzate rispetto alla 2.0
Il GSE precisamente entro 60 giorni dall’entrata in vigore, aggiornerà le Regole Applicative con modalità dettagliate di accesso, documentazione, rendicontazione e controlli.
Tempistiche
- Entrata in vigore: 25 dicembre 2025
- Piena operatività stimata: primo trimestre 2026
- Per pratiche già avviate sotto Conto Termico 2.0: devono essere completate e caricate entro la data di entrata in vigore (o altri termini previsti) per essere ammesse sotto la disciplina precedente.
Implicazioni tecniche
È fondamentale per il tecnico/progettista predisporre fin da subito la documentazione tecnica (diagnosi energetica, progettazione, schede tecniche delle apparecchiature, modalità di installazione) secondo quanto sarà definito nelle Regole Applicative. Inoltre, è consigliabile anticipare l’avvio dei lavori per evitare che si rientri in normative transitorie e possibili ritardi nella concessione.
Confronto sintetico tra 2.0 e 3.0
| Aspetto | Conto Termico 2.0 | Conto Termico 3.0 |
| Soggetti Beneficiari | PA + privati (residenziali) | PA, privati, terziario non residenziale, ETS, CER |
| Tipologie intervento | Impianti termici, solare termico, involucro (PA) | Impianti + accumulo + ricarica VE, fotovoltaico + pompa di calore elettrica, sistemi ibridi, automazione, coibentazione |
| Intensità contributo | 40% – 65% | Fino a 65%. Fino al 100% per PA/Comuni <15.000 ab., scuole e ospedali |
| Dotazione annuale | Minore rispetto al nuovo regime | 900 milioni €/anno |
| Modalità erogazione | Frazionata, soglia bassa per rata unica | Unica rata per incentivi ≤15.000€, soglia incrementata |
| Cumulabilità | Regime più tradizionale, cumulabilità limitata | Regole più chiare, attenzione ai divieti di cumulo con altre agevolazioni |
Aspetti critici e raccomandazioni tecniche
Riconoscimento tecnico degli interventi: specie per le tecnologie “abbinate” (es. fotovoltaico + accumulo + pompa di calore), è fondamentale che la pompa di calore sia l’intervento trainante per poter ammettere l’abbinamento. Il progettista deve documentare la correlazione funzionale.
Spesa ammissibile: occorre verificare che tutte le componenti siano ammesse (impianto, opere strutturali, materiali, accumulo, colonnina) e che la loro somma rientri nei massimali stabiliti.
Tempistiche di avvio/intervento: per evitare problemi di transizione, chi ha già iniziato lavori con la 2.0 deve chiudere la pratica in tempo. Per nuovi interventi, considerare che la 3.0 sarà operativa dal 2026.
Verifica non-cumulo: occorre una analisi preliminare delle altre agevolazioni che si intendono utilizzare (es. detrazioni fiscali 50%/65%, Ecobonus) per evitare di incorrere in esclusioni.
Documentazione e controllo: maggiore attenzione ai controlli ex post da parte del GSE. Mantenere tracciabilità di tutti i componenti installati, certificazioni, fatture, bonifici.
Economia del progetto: l’aumento dell’intensità del contributo rende più conveniente la realizzazione di interventi integrati. Tuttavia, il progettista deve valutare tempi di ritorno, costi aggiuntivi (es. accumulo, colonnina) e comparare con alternative.
Utilizzo di partner qualificati: vista la complessità della nuova versione, è consigliabile avvalersi di ESCO, professionisti specializzati o studi di consulenza energetica, soprattutto per interventi di grandi dimensioni o per PA/ETS/CER.
Perché Scegliere il Solare Termico Oggi
Il Conto Termico 3.0 segna un deciso passo avanti rispetto alla versione 2.0: maggiore ampiezza di soggetti coinvolti, tecnologie incentivate più moderne e integrate, percentuali di contributo più generose, dotazione finanziare rafforzata e procedure digitalizzate. Per i professionisti dell’efficienza energetica (ingegneri, energy manager, installatori) e per i proprietari di edifici (privati, imprese, enti pubblici) si apre una fase importante: quella della programmazione degli interventi tenendo conto del nuovo quadro normativo. È però fondamentale anticipare la fase progettuale, essere pronti al cambiamento normativo, valutare in modo integrato costi/benefici e verificare l’idoneità tecnica degli interventi per massimizzare l’incentivo.
Rivolgiti a Costruzioni Solari, che oltre all’esperienza maturata in quasi 40 anni di ininterrotta attività nel campo dell’energia solare, offre prodotti di altissima qualità ed efficienza. Chiedi una consulenza professionale, il nostro team è a disposizione per ogni dubbio e chiarimento.
