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L’impianto solare termico.

impianto solare termico

L’impianto solare termico.

Prima di spiegare il funzionamento di un impianto solare termico e quali sono i suoi componenti principali è bene sapere che la scelta di questo tipo di impianto consente di ottenere numerosi vantaggi, tra cui il beneficio di bollette ridotte, incentivi per l’installazione e un ambiente più pulito.

Il solare termico, infatti, consente di ottimizzare le risorse energetiche per la produzione di acqua calda sanitaria e riscaldamento, genera energia a impatto zero e soddisfa il fabbisogno richiesto.

Funzionamento di un impianto solare termico per acqua calda sanitaria: i componenti principali.

schema dei componenti un impianto solare termico

Sappiamo tutti che il sole è una fonte energetica immensa e che può essere utilizzata per la generazione di acqua calda sanitaria degli impianti domestici. Vediamo, quindi, come funziona un impianto solare termico e quali sono i suoi componenti principali.

I collettori solari

Un collettore solare termico ha il compito di assorbire i raggi solari e tramutarli in calore. L’energia del sole attraversa il vetro extra chiaro e irradia la piastra in rame che a sua volta scalda la serpentina (12 tubi in rame collegati) dove scorre il liquido termoconvettore, passa poi attraverso uno scambiatore che riscalda l’acqua che viene poi stoccata in un bollitore, il liquido termoconvettore esce freddo dallo scambiatore e ritorna in circolo.

Il fluido termoconvettore

Il fluido termoconvettore altro non è che una sostanza allo stato liquido che si riscalda all’interno dei tubi in rame e viene riscaldato dalla piastra captante e consente attraverso lo scambiatore di riscaldare l’acqua che viene poi trasportata verso il bollitore e dopo alle utenze collegate. Per funzionare adeguatamente il liquido deve essere controllato ed eventualmente aggiunto ogni anno.

Serbatoio di accumulo

Il serbatoio è il bollitore che contiene l’acqua destinata all’utenza domestica e consente di accumulare l’acqua calda. Se abbinato ad una caldaia, permette di ridurre accensioni e spegnimenti della stessa, migliorando la resa energetica dell’abitazione.

Centralina elettrica (nei sistemi a circolazione forzata)

La centralina (o termostato) permette di attivare come fonte di calore il sistema solare o altra fonte alla temperatura desiderata.

Valvole (nei sistemi a circolazione forzata)

Esistono due tipologie: le valvole miscelatrici e le valvole deviatrici.
Le prime servono a miscelare l’acqua calda del pannello, superiore ai 70 gradi, con acqua fredda in modo da garantire che al bisogno di acqua calda da parte dell’utente non sia superiore al limite umano, circa 35/40 gradi.
Le seconde deviano il sistema solare ad altre fonti energetiche quando per esempio non c’è il sole.

Scambiatore di calore (nei sistemi a circolazione forzata)

Nei mesi invernali, con poco o nullo irraggiamento solare, il calore generato non è sufficiente a riscaldare l’acqua così lo scambiatore attiva la fonte di energia alternativa (caldaia)

Vaso di espansione (nei sistemi a circolazione forzata)

Il vaso di espansione è una componente fondamentale per gli impianti solari termici. Quando l’impianto non è utilizzato, il fluido può arrivare a temperature eccessivamente elevate, rischiando di danneggiare le componenti. Il compito del vaso di espansione è quello di contenere la dilatazione termica del fluido e garantire il corretto e sicuro funzionamento dell’impianto.


Vuoi scoprire quale impianto solare termico è più adatto alle tue esigenze? Richiedi una consulenza a Costruzioni Solari. Sapremo fornirti le risposte che cerchi e consigliarti la soluzione ottimale per il fabbisogno energetico della tua abitazione.

Impianto solare termico: meglio quello a circolazione naturale o forzata?

Come ben sappiamo, un impianto solare termico è in grado di convertire l’energia solare in energia termica. Ciò che invece non tutti sappiamo è che esistono due tipologie di solare termico: uno a circolazione naturale, l’altro a circolazione forzata. Ma qual è la differenza?

Per rispondere bisogna spiegare le caratteristiche di uno e dell’altro impianto.

Solare termico a circolazione naturale

Schema impianto solare termico a circolazione naturale

Il funzionamento di questo tipo di impianto è spiegato dalla parola stessa “circolazione naturale”.

Come ormai sappiamo, un impianto solare termico, in generale, per funzionare ha bisogno di alcuni elementi fondamentali. Tra questi:

  • pannelli solari
  • serbatoio di accumulo
  • fluido termoconvettore

In linea generale il meccanismo di funzionamento è il seguente:

  • i pannelli solari catturano la luce del sole, che viene convertita in calore. Quest’ultimo viene trasportato fino al serbatoio di accumulo e riscalda l’acqua contenuta al suo interno. Il responsabile di questo “trasporto” è il fluido termoconvettore.

Il termine circolazione naturale indica la legge fisica secondo la quale L’acqua calda sale verso l’alto senza utilizzare una spinta tramite elementi meccanici.

Negli impianti di questo tipo, infatti, il serbatoio di accumulo è sempre posizionato sopra i collettori (o pannelli solari), proprio per via del moto naturale del fluido termoconvettore, che sale lungo la serpentina collegata al serbatoio, riscaldando l’acqua contenuta al suo interno e rimettendola in circolo nell’utenza collegata.

Solare termico a circolazione forzata

schema impianto solare termico a circolazione forzata

Negli impianti di questo tipo, detti appunto a circolazione forzata, il moto del fluido non avviene in modo naturale, ma è condizionato da alcuni elementi.

A differenza della prima tipologia di impianto, il serbatoio di accumulo è posizionato nel vano caldaia o vicino ad esso, comunque generalmente all’interno dell’edificio. Come fa, quindi, il fluido termoconvettore a scendere verso il basso per raggiungere il serbatoio? Grazie ad una pompa di circolazione, che viene attivata da un regolatore differenziale di temperatura. Questa si attiva quando la temperatura dei collettori solari è maggiore della temperatura del serbatoio. Attivandosi, la pompa di circolazione spinge il fluido termoconvettore verso il serbatoio di accumulo, consentendo così l’erogazione dell’acqua sanitaria. Per impedire che il fluido circoli in senso contrario, gli impianti a circolazione forzata sono dotati di valvole e di una centralina di controllo.

Impianto a circolazione naturale o forzata: quale scegliere

A differenza della prima tipologia di impianto, il serbatoio di accumulo è posizionato nel vano caldaia o vicino ad esso, comunque generalmente all’interno dell’edificio. Come fa, quindi, il fluido termoconvettore a scendere verso il basso per raggiungere il serbatoio? Grazie ad una pompa di circolazione, che viene attivata da un regolatore differenziale di temperatura. Questa si attiva quando la temperatura dei collettori solari è maggiore della temperatura del serbatoio. Attivandosi, la pompa di circolazione spinge il fluido termoconvettore verso il serbatoio di accumulo, consentendo così l’erogazione dell’acqua sanitaria. Per impedire che il fluido circoli in senso contrario, gli impianti a circolazione forzata sono dotati di valvole e di una centralina di controllo.

Arrivati a questo punto è doveroso chiedersi quale dei due impianti scegliere:

  • IMPIANTO SOLARE TERMICO A CIRCOLAZIONE NATURALE

IMPIANTO SOLARE TERMICO A CIRCOLAZIONE NATURALE

  • Installazione semplice e veloce
  • Sola occupazione del tetto
  • Costi di impianto contenuti
  • Nessuna componente elettronica

IMPIANTO SOLARE TERMICO A CIRCOLAZIONE FORZATA

  • elevata versatilità,
  • impatto visivo quasi nullo
  • ottimi rendimenti in tutte le stagioni
  • MAGGIORE EFFICIENZA
  • il boiler verticale permette una migliore stratificazione dell’acqua ed essendo all’interno degli edifici, subisce minori dispersioni termiche
  • Pannelli e boiler possono essere installati a qualsiasi distanza tra di loro.
  • I pannelli si integrano sul tetto sembrando lucernai con l’assenza del boiler.

Differenza tra solare termico e fotovoltaico: quale impianto conviene scegliere?

Uno degli argomenti di spicco di questo periodo ricco di bonus e incentivi statali riguarda la differenza tra impianto solare termico e fotovoltaico.

Sappiamo che entrambi gli impianti, per funzionare, hanno bisogno del sole, ma con modalità alquanto diverse tra loro. In cosa differiscono queste due soluzioni? In questo articolo intendiamo fornire una risposta esaustiva e completa.

A cosa serve un impianto solare termico?

Come già argomentato nei precedenti articoli, il solare termico sfrutta il calore generato dal sole per riscaldare l’acqua sanitaria e, in base al tipo di sistema, quella destinata all’impianto di riscaldamento o di processo industriale abbattendo l’uso del gas.

I pannelli solari termici sono i responsabili di questa “conversione”, in quanto al loro interno scorre un fluido termoconvettore, che viaggia dentro una serpentina in direzione del serbatoio d’accumulo per scaldare l’acqua al suo interno:

  • se l’impianto solare termico è “a circolazione naturale”, il fluido riscaldato assume un moto naturale di risalita, dirigendosi verso il serbatoio posizionato sopra i pannelli.
  • se l’impianto, invece, è “a circolazione forzata”, il fluido viene spinto verso il serbatoio (in questo caso posizionato al di sotto dei pannelli) da una pompa di circolazione, attivata da una centralina elettrica quando la temperatura dei collettori è superiore a quella del serbatoio.

Costruzioni Solari, azienda leader in produzione, commercializzazione e installazione di impianti solari termici saprà consigliarti la soluzione tecnica più idonea ed efficace per le tue esigenze. Rivolgiti ai nostri tecnici per una consulenza gratuita.



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